Francesca in linea
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Mieko Kawakami
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Mieko Kawakami

Cosa c'entra Mieko Kawakami con lo yacht rock?

Mieko dice: Posso dire cos'è per me l'amore: impiegare una vita intera, ogni singolo istante della propria esistenza, per capire a fondo che la vita di ciascun essere vivente è una sola e non torna mai più.

Mieko Kawakami si sente più adatta al lavoro solitario, quindi più vicino a quello di scrittrice e poetessa. Questo da quando aveva trent'anni, cioè dal momento in cui ha potuto mantenersi con la scrittura. Il ritmo non le manca, ce l'ha quando orchestra con le mani, un qualunque discorso, ce l'ha perchè non si è fatta mai mancare l'amica musica, che le ha insegnato pure una certa armonia e un certo sguardo sensibile verso il mondo.

Un'altra influenza decisiva per Mieko donna, è la sua città natale (Osaka) e la sua lingua, l'accento cantilenante (così ha riferito lei) di una città in fiore sul più bello.

Gli abitanti di Osaka sembrano quelli di Orosei, in Sardegna. Anche lì la lingua canta.

L'accento impresso nelle preghiere buddhiste che quelli di Osaka intonano ondeggiando, ha permesso a Mieko di definirsi senza dubbio una frizzante spirituale. Sugli abitanti di Osaka dice: “Siamo persone solari, piene di humour, ci piace guardare le cose da diverse angolazioni. Quando chiacchieriamo, quando pensiamo, è come se un secondo io si insinuasse nel processo dialettico e ci aiutasse a considerare l'argomento da un'altra prospettiva. Così anche nelle situazioni più tragiche riusciamo a farci una risata. Aiuta a vivere meglio, se non addirittura a vivere più a lungo”.

Mieko, scrive mentre sorseggia del tè elegante e segue sinfonie classiche. E' questa compagnia musicale che incoraggia le scene del suo romanzo. Un piccolo segreto che ci canta: tutto, molto spesso, nasce da poesie sincere che scrive e che poi si espandono sempre più. Ecco come nascono i suoi libri: da fugaci attimi di riflessione che toccano qualcosa di recondito, sfociando sempre in un finale esplosivo.

Ascolta il mio podcast gratis. All’interno, puoi trovare qualche suggerimento musicale emozionante!

Un pò più di lei

Mieko Kawakami nasce in una famiglia abbastanza umile, disposta comunque e sempre al sorriso. Capisce già in giovine età la pazienza e la fatica, lavorando in una fabbrica, a 14 anni.

«Sono cresciuta in povertà, guardando mia madre lavorare dalla mattina alla sera per i suoi tre figli. Eravamo spesso a corto di denaro e pensavo che uno di noi tre non ce l'avrebbe fatta e sarebbe morto prima di diventare adulto. Era una paura infantile, siamo cresciuti in salute. Mia madre era sempre molto dolce e allegra e non ci ha mai fatto mancare il sorriso. Se un giorno dovessi rinascere vorrei avere la stessa mamma e gli stessi fratelli».

Più tardi sarà cantante, poi quando vorrà diventare cantautrice e scrivere i suoi testi, la casa discografica le negherà l'indipendenza. Molla tutto e si affermerà come poetessa e blogger. Germoglierà come un fiore di ciliegio, a trent'anni, come scrittrice. E' in fondo legata a queste mie pagine per quel suo essere rock, ma non un rock nero, quanto più un rock arcobaleno, interprete fine del Giappone emozionale. Non è certo dissimile dal saltellante yacht rock e neppure da un certo AOR. Di certo, lei non è fool; ha trovato la metà della sua mela croccante, il suo Kazushibe Abe, il quale è uno scrittore.

Per me questa scrittrice giapponese, è molto meglio di una qualsiasi giornalista, il suo modo di raccontare i lati umani trasversali, la vita troppo performativa, è illuminante. Non vi è nessuna che in modo cosi fine e candido denunci così bene le solitudini, l'unione fra donne in difficoltà, pronte a non raggomitolarsi più su se stesse. E' meglio di un regista nouvelle vague che indugia con la sua telecamera sulle azioni, sul mestiere delle persone, spesso donne, portandoci a riflessioni intime su che cosa sia lo sfruttamento: smaschera il sistema veloce, schiavo del lavoro. Le respirazioni dei personaggi dei suoi romannzi possono essere anche le nostre. I silenzi come i discorsi dei suoi personaggi, guizzano pagina dopo pagina, come dolci speranze. Mieko racconta le periferie in cui siamo, eppure con lei ci si sente pop. E' pop star nel mondo dell'editoria, sfila sulle copertine dei giornali più seguiti.

Sul Vogue come se non vi fosse domani, è capace di totale leggiadria.

Mentre Banana Yoshimoto racconta bene l'invisibile, l'impermanenza poetica, la morte, il lutto, Murakami si cimenta bene nell'onirico e nel fantastico. Mieko, è altrettanto particolare, nel suo genere: è traduttrice delle sensazioni più segrete e palpabili.

I suoi libri in pochissime parole

Gli amanti della notte

Nel giorno degli innamorati (che cade in Giappone il 24 di dicembre), c'è anche il compleanno della sola protagonista. La sua passeggiata è il suo unico svago per ritrovarsi a fare amicizia con se. Questa è una lettura per guardare oltre la finestra o il finestrino e scoprire che l'amore si manifesta in forme inaspettate, più luminose, più nitide, più sobrie. Ed il percorso non si fa mai da soli. Non ci si innamora solo di qualcuno.

Seni e Uova

Tratta del destino dei corpi, della vita di anime in continua ascesa. Nel desiderio di maternità, ci si ritrova egoisti o altruisti? Mieko, scrivendo ci fa interrogare sull'intimità vera, su cosa sia il ciclo di vita femminile, sul rapporto con il nostro corpo che non ha sempre l'urgenza di unirsi a quello di un uomo, spesso assente. Ci presenta con nettezza le protagoniste del suo romanzo che respirano gioie e dolori, la ricchezza di certi incontri, la povertà di certe esperienze.

Una scelta non intacca solo una persona, questo perchè non si è mai soli in questo mondo.

A proposito del libro, Mieko Kawakami, in una vecchia intervista al Corriere della Sera, del 2020, dice che il tratto distintivo delle tre protagoniste, è lo humor, è la forza di saper ridere nello stesso tempo. Che "La forza di saper piangere e ridere allo stesso tempo è il tratto che mi lega indissolubilmente alle tre protagoniste del romanzo". Ti consiglio la lettura di questa intervista, per comprendere meglio questa scrittrice che tanto apprezzo ed ammiro.

Heaven

E’ la storia di adolescenti bullizzati, così incredibilmente perfettibili dal punto di vista dei sentimenti, con lo sguardo che è già chiaro, che strabuzza sul più bello. Per intendersi bastano delle lettere tra loro, per stare vicino, respirare i luoghi di un inizio e di una fine dell'estate. Questa storia è un rincorrersi nauseante di violenze che i due adolescenti del libro, subiscono, eppure, c'è sempre quel posto dove essere accettati, poichè con certi occhi, con certa pelle, si è speciali. Indimenticabili.

A proposito di interviste e contenuti extra, ho trovato interessante, da leggere, il dibattito fra lo scrittore Haruki Murakami e Mieko (confronto che è diventato anche un libro che non ha traduzione in italiano).

In poche parole, la scrittrice non le ha mandate a dire a Murakami (il quale ne apprezza le opere) e seduta al suo fianco si è espressa così a proposito di alcuni libri dell'autore: "Mi riferisco al gran numero di personaggi femminili che esistono per svolgere una funzione sessuale. Queste donne non riescono a esistere per se stesse. E mentre le protagoniste femminili o anche i personaggi secondari possono godere di un moderato grado di autoespressione, grazie alla loro relativa indipendenza, c'è una persistente tendenza al sacrificio delle donne per il bene dei protagonisti maschili".

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Francesca