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Francesca on line - Episode 1 - L'alba di un'estate senza fine
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Francesca on line - Episode 1 - L'alba di un'estate senza fine

Per la serie: un mix senza parole!

In questi anni di scoperte e riscoperte musicali del nuovo genere, ho selezionato infinite storie, senza, però, aver mai fatto ordine delle sensazioni più evocative comunicate. Ed allora, qui, ci ho provato con la mia nuova trasmissione di musica dall'inizio alla fine con l’aggiunta di qualche jingle vecchio delle radio italiane più internazionali (ho trovato delle sorprese, so stay tuned!).

Ad ispirarmi è stato il podcast di Jack, "Expanding Dan - Sensitive Types". La sua playlist è ineguagliabile; ne sono così entusiasta che da settimane la suono (insieme alla mia!).

Il mio obbiettivo è quello di condividere ciò che è appassionante. Spero davvero che nei negozi di dischi possano arrivare “queste novità”.

Enjoy!

Francesca

Dane Donohue "Whatever happened"

Questo progetto musicale di Dane è stato il solo per conquistarci e si può dire che dopo più di quarant'anni dall'uscita, ci continua a sedurre ad ogni ascolto, merito delle collaborazioni dei sessions musicians di Los Angeles che hanno dato vita ad una produzione esotica, contemporanea. Tutto squisitamente dolce come un'ambrosia.


"Who knows how long I have loved you

Baby, you know just how long I will

Or love could blossom like an apple tree

In April..."

Robert Byrne "I did it all for love"

Robert è stato un songwriter raro e prezioso ed in Giappone lo avevano capito. Infatti questo disco del 1979 è stato stampato solo per il mercato nipponico, sempre attento a non calpestare alcun fiore. Lui è stato fuori dal circolo dei musicisti di L.A. che contano, eppure è stato un temerario in un genre soft rock/AOR. Ora, perchè non mi regali questo disco?

Adrian Gurvitz "Borrow beauty"

L'AOR più disco è quello di Adrian. I suoi primi album sono super suonati qui. "Sweet Vendetta", il suo disco d'esordio vede quasi tutti i Toto a sua completa disposizione e "Il Assassino", da cui ho tratto “Borrow beauty” è un secondo capitolo in cui c’è molta più chitarra, amata e suonata da questo "cat" fin da quando aveva otto anni d'eta! Melodie piene di estro, nuovi synth e testi di significato.

Bobby Caldwell " Coming down from love"

C'è stata una stagione, verso i venticinque anni di età, in cui mi sono avvicinata a tutta la discografia di Bobby; il suo repertorio, quindi la sua classicità nella voce, mi ha resa più poetica. Questa volta, con questa canzone, si supera insieme a Jeff Porcaro, con l'inconfondibile prestazione precisa. Per me, questo è da inserire fra gli "essentials" dello yacht rock.

"From the beginning

You were my life

And through the seasons

I made the sacrifice

Now I remember

What you did to me before

It keeps bringing me down

And the relation

Tore me apart

You were so clever

Girl it broke my heart"

Cher "Prisoner"

Solo lei è così rock anche quando fa disco. Anche se non è smooth e non può minimamente entrare nello yacht rock, si prende gran parte dei musicisti che contano (in particolare Jeff Porcaro) per i suoi album e costruisce un suo originale repertorio che comprende tante fantasie musicali. Cher è in grado di sprigionare un'energia che s'intona al mio programma!

Alan Sorrenti "Prima donna"

Alan si ferma a Los Angeles nel periodo più cool e si ritrova così a collaborare con Jay Graydon, Jeff Porcaro, David Foster. Dall'ambiente circostante cattura le vibra AOR light mellow e ci mette tutta la sua verve e la sua vocalità distinguibile.

Boz "A clue"


24 settembre 1978: l'aria è meravigliosa questa mattina in caffetteria, mentre la radio trasmette Boz. Questi trenta secondi di assolo di chitarra che sento, sprigionano magia. A suonare è Steve Lukather pronto per il botto!
Boz torna anche con una schiera di artisti come Michael Omartian, Jay Graydon, Scott Edwards, Ray Parker jr!

"If you need a clue, the secret to me is you"

Ian Matthews "Survival"

Matta dello Ian che va dal '76 all '81. Sono anni di Westcoast sound, di yacht rock. E lui, partendo dall'Inghilterra, giungendo a Los Angeles, raccoglie nella voce le vibrazioni di quel periodo scanzonato. La sua voce è riconoscibile per la sua dolcezza che è come un gelato alla vaniglia/amarena.

Lo sai che “survival” è una canzone scritta ed interpretata da Marc Jordan anni prima della versione di Ian? Delle due preferisco questa che suono qui! Di Ian mi piace molto anche il suo album "Stealin' home" da cui è tratta "Give an inch girl", una canzone di Robert Palmer (la versione di Robert, però, si intitola Give me an inch").

Far Cry "It's not as simple as that"

Pensa che in questo pezzo ci sono Donald Fagen alle backing vocals, Ralph McDonald alle percussioni. In più, c'è qualcosa di veramente “wow” in questo lavoro raro. Proprio per questo lo raccolgo e lo propongo con felicità nella mia trasmissione!

John Farrar "Recovery"

1980. Farrar è cantautore australiano che diventa pure cantante. Ma lui è più conosciuto per altro, per essere soprattutto fautore dei successi di Olivia Newton John (fra cui "Magic" pezzo yacht rock per il cinquanta per cento). Con questo suo disco sembra un Kenny Loggins più scatenato, forse perchè al basso, c'è Mike Porcaro?

Amy Grant "Don't run away"

Anche se questa canzone è più verso il genere Yacht (spiritoso) christian, ha un qualcosa di incoraggiante che esprime un crescendo musicale tipico del sound più giusto; a me Amy Grant piace anche quando fa pop e canta le canzoni di Natale. Ascoltarla mette brio, positività e voglia di ballare! Power!

Marc Jordan "I'm a camera"

“I'm a camera, I've got your photograph

I'm a camera

I'm a camera, I've got your picture everywhere

I'm a camera”

Questa canzone di Marc ha un magnetismo poetico. Lui è un cantautore che imprime quella nostalgia un pò beatlesiana e quel ghiribizzo che ha il jazz, per questo è cosi' smooth e yacht rock. Qui si fa accompagnare da Jay Graydon, Michael Omartian e Jeff Porcaro e pure da una certa Venette Gloud che si sbizzarrisce nelle back vocals. Quanto colore in questa musica!

Michael Franks "On my way home to you"

Nei mercatini dove si vendono vinili e cd, Franks va alla grande. I tuoi amici seguono i miei consigli e si comprano tutto (e pure a prezzi stracciati). Allora, se puoi recuperare per me la sua discografia, fammi questo regalo (non ho nessun suo disco fisico...) Se per questo anche di Marc Jordan (pure lui preso di brutto, accidenti). Mike ha un vasto repertorio, rende il jazz, tenero, forse per quel suo timbro vocale (che nessuna cosa lo scuote più di tanto). Qui c'è uno degli arrangiamenti musicali più eleganti e piacevoli che abbia mai sentito. (C'è Jerry Hey dietro).

Robert Palmer "One last Look"

Soul on rock, carismatico. Palmer è studioso della cultura dei suoni, un grande entusiasta del soul vecchio stampo e gioca un altro campionato, stando attento a nuovi link. Il suo è Palmer rock ed è sexy nel suo accento smooth. Che dire: è il secondo musicista/cantante più gorgeous al mondo. Ti consiglio tutta la sua discografia da solista, in particolare quella degli anni settanta.

Byrne and Barnes " I'll try a little every day for you"

Qui Robert Byrne è con il suo amico Barnes con il quale, nei primi anni ottanta, ha creato un capolavoro "An Eye for an eye" (sempre destinato per il mercato giapponese). Si, questa loro unica testimonianza musicale, li rende lo stesso speciali e perciò ricercatissimi dai collezionisti.

Pino Daniele "Notte che se ne va"

Pino dovrebbe essere più vantato per questi suoi migliori anni AOR.

Herb Alpert "Get it from you"

"Get it from you" e' un brano scritto da Richard Page, Steve George e John Lang presente nel disco dei Pages, del 1978. Questa version ha una chiave lo stesso morbida, arricchita da Herb, David Foster, Paulihno da Costa, Steve Porcaro e Steve Lukather e un ritrovato Richard Page alle back vocals. Si può piangere di gioia per tanta bellezza sonora!

Pages "Two people"

Ancora Pages perchè si. I tre dischi del gruppo, (in particolare quello del '78 "Pages" e quello del ‘79, “Future street” ) li suono da colazione a cena, con entusiasmo, sorprendendomi sempre per il loro grande intrigo di melodie. Ho fatto fatica a scegliere solo un pezzo da mettere nella playlist, lo ammetto.

Alessi Brothers "Wait for me"

Per questo lungo addio ho selezionato "i gemelli della musica", gradevoli con il loro repertorio soft rock, yachty.


Will you wait for me?
Will you always be?
Standing face to face on a night like this I wanna hear you say
(Hear you say)
Wait for me
And you'll always be
'Cause I can't love you more”

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