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Sunday Night (Night music) con David Sanborn e tanti musicisti!
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Sunday Night (Night music) con David Sanborn e tanti musicisti!

It's Francesca on line: in questo episodio tanto, tanto Yacht Soul!

La sigla di stasera è un omaggio allo show di David Sanborn e mi sono divertita molto a riadattarla nel mio, nostro, piccolo spazio!

La trasmissione "Night Music" di David Sanborn, (sassofonista, presentatore radiofonico e televisivo) è stata di molto valore per tutti gli amanti della musica. Lo show, aveva il suo salotto, pochi e buoni ascoltatori e molti musicisti che nel corso dei due anni, hanno contribuito a jam sessions live.

Tutto in "Night music" era vivo, stimolante, cordiale, casalingo.

Potevi guardare Boz Scaggs con Betty Wright, George Duke, Al Jarreau, Patti Austin piuttosto che Donald Fagen, Randy Newman o Earl Klugh nello stesso soggiorno e divertirti con loro, muovendoti con i motivi più conosciuti che si cantavano e si suonavano. Scoprire altri artisti, poi e le loro sonorità etniche, appassionarti ai canti, ai cori, agli strumenti musicali.

"Night music" era davvero musica, tutta trasmessa in diretta, nella notte della luna, nei momenti dei cantautori, degli infermieri, dei dottori, di certi operai, dei panettieri che sono al lavoro.

Gli elenchi dei viventi che respiravano Westcoast-jazz a tarda notte hanno ispirato David che voleva a loro e a noi, regalare un nuovo genere di cose. Un format unico al tempo, che oggi si usa spesso per far suonare l'amico di turno: a casa di Daryl Hall, nel basement di Brownswood (di Gilles Peterson), Tiny Desk, Daryl’s house, Via dei Matti nº0 (di Bollani) ecc.

Il genere di suono di quando torni a casa e si dimora. Quando torni dalla persona amata.

Sono melodie che si mettono in sottofondo, ma, attenzione non si tratta di "elevator music".

Elevator music è quella musica che si ascolta nelle sale d'aspetto, negli studi medici come pure nelle hall degli alberghi. All'interno degli spazi pubblici, o quando chiami un ente per un appuntamento. Spesso è quella trasmessa da certe stazioni radiofoniche. E' detta anche "muzak" (termine coniato dall'unione di due termini: musica e kodak), colonna sonora delle attese, delle partenze che ha la sola funzione di arredare, adornare l'atmosfera.
Nel caso dello smooth jazz/smooth soul di David Sanborn e del suo format, si deve riflettere, invece, su un tipo di diffusione musicale che ha l'obbiettivo di aggregare, in cui la sintassi sonora, la resa semplice di ciò che è culturalmente diversificato, è presente come un appuntamento fisso (magari proprio di domenica).

David Sanborn, nel 1978, nella sua casa a Manhattan ('DownBeat' magazine photoshoot). Foto che ho preso da qui.

E' Westcoast/smooth Jazz, è il 1988.

David Sanborn ha avuto questa idea: ritornare ad una dimensione in cui la musica ha un ruolo dialogante con tutti gli ascoltatori, non avvalendosi dell'aspetto commerciale. Uno show democratico, con tante fantasie musicali: c'era sì la pop star in voga e poi anche il gruppo della Bulgaria, un leggendario soul man, scoppiettanti e funky artisti, rocker (molto yacht rock) a far la cosa nella casa.

David con questo progetto, ha fatto evolvere il suo format radiofonico, rendendo la sua casa visibile, "contenendo" gli ospiti, che, in concerto stabilivano un link. Il link era la musica smooth e chi dava il la era sempre il maestro Sanborn.
David era il direttore, il capo del gruppo che spesso suonava con gli artisti sempre nuovi in ogni puntata, vigilava e con il suo sax, sapeva creare bei discorsi. Era aiutato da Lorne Michaels (il creatore di SNL), Willner (già vivace supervisore musicale per gli sketch del SNL), un host simpatico e rassicurante, Jools Holland e l'immancabile sponsor (Michelob). Night music è la controparte del SNL della NBC; si suonavano le cose vecchie, i classici che tutti sanno a memoria.

David, che aveva già collaborato con la rete tv, stando nella band di SNL e pure in Late night insieme a David Letterman.

David Sanborn, Georg Wadenius, Ralph MacDonald, Chris Palmaro, Neil Jason e Steve Jordan of the Saturday Night Live Band performing in un episodio dello show, nel 1980

Lo show, puntata dopo puntata, cresce e si trasforma in forza culturale. Non era stand up comedy, eppure si avvaleva, come scrivevo prima, del presentatore che apre le danze, Jools Holland, capace di essere simpatico e nello stesso tempo elegante, con quel suo accento inglese. Rassicurante, sia nell'aspetto che nei modi (d'altronde è domenica sera!).

About Night Music

"Ci vuole carattere ed umanità, se non l'hai, cosa puoi trasmettere? La tecnica non basta" affermava David, in un'intervista su Downbeat, nel 1988

"Sunday Night" poi ribattezzato "Michelob presents Night Music" era uno show musicale con apparizioni live. Nel programma, sempre la stessa squadra di musicisti, la "Night Music Band": al basso Marcus Miller, (poi Tom Barney), alla batteria Omar Hakim, alla chitarra Hiram Bullock, alle tastiere Don Grolnick (e chi altro?).

Lo show è durato due stagioni dall'88 al '90.

A New York, lo show iniziava a mezzanotte di domenica sera, veniva poi posticipato all'una di notte, poi anche alle due. A quell'ora chi era sveglio?

Nel primo episodio, infatti, Jools Holland, il presentatore ben lisciato, raccomandava agli ascoltatori/telespettatori d'avere un videoregistratore per catturare tutta la trasmissione.

A David venne l'idea dello show dopo aver fatto la sua trasmissione radio. Si ricordava di una serie di spettacoli degli anni '50 (in particolare lo show del 1957 "The sound of jazz") in cui un gruppo di musicisti si riuniva e faceva jam sessions situation (i musicisti erano Coleman Hawkins, Billy Holiday..., si sedevano, parlavano e cantavano. Improvvisavano).

Il pubblico discreto, seguiva. A David piacque quella formalità, "quel qualcosa che non fosse orientato al proscenio".


Con il suo manager, quindi, hanno ricamato meglio l'idea, cucito poi il vestito, fino a creare lo show stiloso, so cool: doveva essere, diventare uno spettacolo aggiornato, gli artisti avrebbero anche loro collaborato, scelto cosa cantare, suonare e con chi. Coinvolgendo Lorne Michaels come producer e poi procurando lo sponsor Michelob, le danze avrebbero avuto inizio.

Lo show si avvaleva di vecchi filmati di tv anche europee, le quali avevano ripreso i grandi del jazz, Mingus, Thelonius Monk, per dire. E loro, invece, negli anni '80 avrebbero avuto altri grandi, tipo Sun Ra ed Al Green.

Dove ci porta l'ambiente rilassato? Tutti i musicisti protagonisti, nuovi ad ogni puntata, diventavano un collettivo che performava l'ultima canzone dello show, insieme a David Sanborn e alla sua band.

All'interno del programma, si sentono le persone, i luoghi, il sottofondo della New York di notte, tutto dentro ad una stanza: la nostra!

Michael Brecker, David Sanborn and Ronnie Cuber presso Electric Lady Studios, NYC durante le sessioni di registrazione dell’album di David Sanborn del 1980, 'Super Funky Sax'

Qualcosa di Yacht Rock/Yacht Soul in David Sanborn

Il sax non è uno strumento molto presente del nuovo genere, tuttavia quando è suonato da David, risulta connesso, poichè fine. Con un bel vestito ed una bella anima. Il sax è un altro discorso nel brano stesso, una parentesi precisa, assume una sua sintassi sonora. David era stato capace di rendere pop, il genere jazz, di creare carattere nei brani. Pensa a ciò che ha fatto, per esempio, con David Bowie in "Young americans" (che personalmente trovo sia un pò yacht rock).

Brani certificati Yacht rock con David?: "You belong to me" di Carly Simon, "Heart to heart", Kenny Loggins, "Are you ready for love"e "Over the line" di Greg Guidry. "Slow fade" Bill Labounty, e ancora "Back Again " con Michael Sembello, "Look who's lonely now" di Randy Crawford. E poi "Who's right, Who's wrong" Al Jarreau. Ma anche "June night love" con Jun Miyake o "Never to far to fall" di George Banson, "Love will follow" con Kenny Loggins, sono da classificare come esempi di musica affine al nuovo genere yacht rock

David Sanborn con Chris Parker, Don Grolnick negli studi di registrazione “Electric Lady Studios”, in NYC mentre suona con i Brecker Brothers Band, nel 1976.

Ecco che David, con la sua vocalità visibile, nel sistema anche televisivo, non si è discostato troppo dai musicisti da studio di L.A., anzi, li ha affiancati. La sua musica solare e romantica, ti fa sentire come se fossi sempre il protagonista della tua serie preferita, soprattutto durante la theme iniziale! Lunga vita alla buona musica!

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